gennaio 24, 2006

- Critica alla critica di chi critica

Se parla de critica. L'avevate già intuito? Che cazzo de geniacci che siete, d'altronde se leggete sto blog non avete un cervello normale...ma se pensate che vojo parlà delle critiche che me fanno ve sbajate de grosso, vojo parlà della critica vera, quella co la C maiuscola, la Critica all'arte o alla letteratura (così dopo i laureandi in psicologia, vado sul cazzo pure ai futuri Dottori in Storia dell'Arte...). Mo io lo ammetto co candore, non c'ho mai capito un cazzo de quadri o poesie quindi, come ar solito, quello che leggerete sarà solo er frutto de na mente malata...però sta mente malata è da tempo che se fa sempre na domanda? Ma voi critici, ma ve sete mai letti? Ma avete mai riascoltato come cazzo parlate?? Eccove un tipico esempio : "[...] La sua pittura è una sinfonia di luci sommesse, è questo rifrangersi in toni e forme, come tessere di mosaico, dei sentimenti e stati d'animo fino a ricreare la condizione di un'ora, l'impronta di una presenza, le tracce di una realtà che è proiezione di sé, equilibrio sottile, tra ciò che appartiene al mondo visibile e ciò che è segreta dimensione dell'animo, fino a dare spessore a quell'imponderabile spazio, che è confine tra l'immaginazione, il desiderio e la quotidiana esperienza...[...]" EH?????? Ma che cazzo hai scritto? Ma soprattutto...ma che cazzo ne sai te?? Ma magari a questo je rodeva er culo quer giorno...oppure aveva finito i colori chiari...magari er quadro manco è er suo!! Ma la volete fa finita de credeve sto cazzo sceso in terra? Parlate e scrivete così solo pe davve un tono, cercate de non facce capì un cazzo a noi perchè manco voi sapete che cazzo state a dì!! Però così nessuno se permette de dì niente e voi restate sempre quelli che ne capiscono più dell'altri...ve la posso fa na critica pure io? M'annate affanculo va...!

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Luogo: TV
Programma: Maurizio Costanzo Show
Tempo: Qualche anno fa.
Protagonisti: il grande Ricky Memphis quando "nun era quasi nessuno" ed un critico di non so bene quale arte.
Vi ricordate la pantera che era scappata per le campagne romane?
Beh, Ricky ci scrisse una poesia (in romano, chiaramente).
Siccome che a quei tempi c'era anche la "pantera", 'na specie de movimento studenteco, er critico parlava più o meno, se nun ricordo male, come ha scritto ESAURITO, tipo [...]"noto, nella poesia di Ricky un inneggiare ammirato alla libertà riconquistata di questa pantera, nonchè dei chiari riferimenti all'altra pantera, quella studentesca; questa fuga della pantera per la campagna è metaforicamente associata alla "fuga" degli studenti che con la loro protesta..."[...] ecc.
Allora Costanzo, che aveva capito tutto, chiedette a Ricky "ma tu veramente volevi dire tutte queste cose con la tua poesia?" e Ricky " veramente volevo solo scrive 'na poesia suaa pantera ch'è scappata, che tutti aa cercano e nun riescono a acchiappalla".

Chiedo scusa ai Padani se alla fine mi sono romanizzato....

Jam.

gennaio 25, 2006  
Anonymous Anonimo said...

La critica dell'arte è da sempre stata... uno sproloquiare, cioè un parlare a vanvera per farsi belli, da parte della maggioranza dei critici: se un'opera d'arte è in realtà una emerita CAGATA, perchè non dirlo semplicemente ed evitare inutili paroloni? Ricordo un mio amico che, invitato a casa di ricchi conoscenti, si vide mostrare con orgoglio un ridicolo piattino decorato con una sorta di spirale colorata.

"Sai cos'è questo?"
"No."
"E' un Picasso!"
"Sarà, ma a me sembra una cagata!"

Il senso del bello è soggettivo, comunque... a tanta gente piacciono le cagate :D

gennaio 25, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Sono pienamente d'accordo, i critici sono dei falliti che cercano di trovarsi una posizione piu' alta rispetto a quella delle persone "comuni".
Dubito che i pittori pensassero tutto quel pacco di cagate abnormi quando dipingevano, certo nei loro quadri cercavano di racchiudere forme e colori che potessero suscitare qualcosa in quelli che li guardavano, ma c'e' una netta differenza tra 'suscitare qualcosa' e 'rappresentare la beatitudine di un attimo con questo verde smeraldo sotto a un cielo blu cobalto che ritrae la gaieta' dell'anima de li mortacci vostra de voi critici demmerda'.
Se vogliamo proprio usare le loro armi (cioe' sta beata cultura) per colpirli, possiamo dire che sono una manica di sofisti senza speranze.

gennaio 26, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Museo Reina Sofia, Madrid:
Un quadro tutto blu.
"L'autore era nel suo periodo blu"

Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid:
Un quadro tutto arancione.
"L'autore era nel suo periodo arancione"

Entrambi valutati milioni di euro.

Oh, io ce provo... Faccio un quadro tutto verde e comincio a dì in giro che sto nel mio periodo verde...

gennaio 26, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Ti consiglio di vedere qualche volta su TeleMarket il mitico Franco Boni, è uno degli spettacoli più intensi che si possano vedere sulla TV per il suo vociare senza limti la sua prosa raffinata e sempre innovativa, il "nascondismo del Mutandari" ecc ecc

gennaio 30, 2006  

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